Ciclidi

La famiglia dei ciclidi, o Cichlidae, è una famiglia molto numerosa. Attualmente sono state descritte circa 1.650 specie, ma se ne conoscono molte altre. Circa 1.400 specie sono ancora in attesa di una descrizione ufficiale e ogni anno ne vengono scoperte di nuove. Appartengono al sottordine Labroidei, insieme ai Labridae, Pomacentridae ed Embiotocidae, tutti pesci d’acqua salata.

Anatomia

Tutti i ciclidi hanno almeno una cosa in comune. Hanno una seconda serie di mascelle (mascelle faringee). Queste mascelle non sono visibili dall’esterno. La maggior parte dei pesci succhia il cibo, ma i ciclidi usano queste mascelle faringee per aiutare il cibo a raggiungere lo stomaco. I muscoli di queste mascelle faringee possono trasportare il cibo dalla parte anteriore della bocca a quella posteriore o persino aiutare a macinare il cibo, come nel caso dei ciclidi che si nutrono di lumache.

Oltre a queste mascelle faringee, si differenziano dal resto del sottordine Labroidei per:

  • Un unico solco olfattivo su entrambi i lati della testa.
  • L’assenza di una struttura ossea sotto l’occhio.
  • Una linea laterale divisa in due parti, una sulla metà superiore del fianco e una seconda che attraversa il centro del fianco da circa la metà del corpo alla radice della coda (eccetto nei Teleogramma e nei Gobiocichla).
  • Un otolite (parte dell’orecchio interno) di forma speciale.
  • Lo stomaco si apre nell’intestino tenue sul lato sinistro invece che sul lato destro come nelle altre famiglie di Labroidei.

Tassonomia

La classificazione in generi e specie è lungi dall’essere completa per la famiglia dei Cichlidae e, naturalmente, in alcuni casi è problematica. Ci sono cambiamenti regolari all’interno dei vari generi perché gli studiosi non sempre sono d’accordo tra loro.

All’interno della famiglia dei Cichlidae sono riconosciute nove sottofamiglie: Astronotinae, Cichlasomatinae, Cichlinae, Etroplinae, Geophaginae, Heterochromidinae, Pseudocrenilabrinae, Retroculinae e Ptychochrominae.

Distribuzione e habitat

I ciclidi hanno avuto origine nell’antico continente Gondwana. Circa 160 milioni di anni fa, questo antico continente iniziò a frammentarsi, dando origine all’Africa, al Sud America, al Madagascar e all’India, che sono ancora oggi i luoghi in cui i ciclidi sono più comunemente presenti. Oggi si trovano anche in America Centrale, fino al Rio Grande.

I ciclidi vivono principalmente in acque dolci e, in misura minore, in acque salmastre e salate. Tuttavia, esistono eccezioni a questa regola, con alcune specie in grado di resistere all’acqua salmastra per lunghi periodi di tempo, come alcune specie di Etroplus e Sarotherodon. Alcolapia e Danakilia si aggiudicano però il primato, poiché vivono nel lago Abaeded in Eritrea, un lago salato con una salinità di circa 14,5 grammi/litro, una temperatura compresa tra 29 e 45 gradi Celsius e una conduttività di circa 29.000 microsiemens (l’acqua dolce ha una conduttività compresa tra 200 e 2000 microsiemens).

Comportamento riproduttivo

Data la lunga storia e le dimensioni di questa famiglia, non sorprende che i ciclidi presentino varie forme di comportamento riproduttivo. Alcune forme di comportamento riproduttivo sono caratteristiche dell’ambiente, ma potrebbero anche avere origine altrove. Ad esempio, l’incubazione delle uova nella bocca della femmina è comune a quasi tutti i ciclidi del Malawi.

Le diverse forme che assumono sono:

  • Riproduttori su substrato – le uova vengono attaccate a un pezzo di roccia, foglia o altro substrato.
  • Riproduttori in bocca – le uova vengono incubate nella bocca della femmina (o del maschio).
  • Riproduttori larvofagi – le uova vengono deposte all’aperto o in una tana e incubate. Le larve vengono poi prese in bocca per continuare la crescita.
  • Scavatori – le uova vengono incubate in una tana.

In alcune specie di ciclidi, la cura parentale termina dopo la schiusa delle uova. Tuttavia, molte altre specie hanno un periodo di cura parentale più lungo. Ad esempio, vengono regolarmente riportate in bocca per proteggerle dai predatori, mentre altre specie spostano le larve appena nate da una fossa all’altra alla ricerca di cibo microscopico.

Conclusione

La famiglia dei ciclidi non è solo molto grande, ma anche molto diversificata. Le loro dimensioni, forma, colore, riproduzione e comportamento variano notevolmente. Questo rende i ciclidi molto interessanti da allevare in acquario. Che vi piacciano i pesci grandi, piccoli, aggressivi o pacifici, ce n’è per tutti i gusti.

Cribroheros robertsoni